
L’economia circolare è un sistema che definisce un modello economico di consumo e produzione con lo scopo di autorigenerarsi. Si tratta di un fenomeno il cui obiettivo è quello di ridurre gli sprechi mediante l’uso delle risorse, creando in questo modo valore alle società, all’economia e all’ambiente.
Essa si basa sul continuo ciclo di riutilizzo, rigenerazione e riciclo, permettendo in questo modo di formare un sistema più sostenibile, dove il valore di un prodotto viene valorizzato. In questa maniera, quello che viene definito un “semplice rifiuto”, può essere trasformato come una possibile risorsa in altri cicli di produzione e il concetto di rifiuto perde completamente il suo valore.
Quali sono i suoi effetti?
Ci sono vari effetti prodotti dall’economia circolare: essa innanzitutto potrebbe far avere la possibilità alle aziende un enorme vantaggio di costi perché in questa maniera non vi sarebbe la necessità di comprare i materiali vergini. Vi sarebbe inoltre molto più spazio per i cambiamenti e da qui può nascere un rapporto di fiducia sempre più reciproca con i clienti. Oltre a ciò, vi è la fine dello spreco e al tempo stesso all’accumulo di oggetti la cui grande quantità finirebbe di essere dimenticata.
Come abbiamo detto prima, anche l’ambiente è valorizzato dall’economia circolare e vi è un effetto importante anche su questo punto, ovvero la riduzione delle emissioni come lo spreco dell’acqua.
In quale località è maggiormente presente questo fenomeno?
L’economia circolare è molto attiva in Europa; vi sono infatti alcune startup europee che stanno lavorando a un’economia sempre più circolare e tra esse vi sono l’olandese Circularise, la francese Traca e la britannica Winnow.
Anche nel nostro paese l’economia circolare è molto proficua: infatti, nell’anno 2024 appena concluso l’Italia è la migliore economia circolare dell’Unione Europea con ben 45 punti, seguita dalla Germania con 38, dalla Francia, con 30 e poi dalla Spagna e dalla Polonia con 26.
Per quanto riguarda la circolarità nel mondo, il tasso globale è fermo poco sopra al 7%. In questi ultimi anni sono state consumate 500 miliardi di tonnellate di materiali, per cui si può dire che non molti, attualmente, mettono in pratica l’economia circolare.
Conclusioni
L’economia circolare offre quindi la possibilità di riutilizzare cose che vengono dimenticate e al tempo stesso quella di migliorare sia l’ambiente che le società. Proviamo quindi, con tempo e volontà, a far sì che vi sia un ciclo nuovo in ogni cosa che possa sembrare da dimenticare e i rifiuti diminuirebbero sempre di più.