
Arriva il nuovo bando “Donne e Impresa” della regione Lazio, rivolto alle PMI al femminile, che potranno beneficiare di contributi a fondo perduto a livello regionale fino a 100.000 euro.
L’iniziativa segue il programma FESR Lazio 2021-2027 e sono destinati a questo aiuto 3 milioni di euro in totale. L’obiettivo è sostenere la nascita di nuove imprese al femminile, ma anche interventi di ampliamento, ristrutturazione o ammodernamento di attività d’impresa già avviate. Le domande di accesso potranno essere presentate dal 15 aprile 2025 fino al 3 giugno 2025.
La regione non è nuova nel sostenere e promuovere questo genere di iniziative per valorizzare l’imprenditoria femminile, proprio favorendo lo sviluppo e la crescita delle Mpmi in rosa.
In linea con la smart specialization strategy regionale, infatti il Lazio anche lo scorso anno ha promosso percorsi di innovazione aziendale, prevedendo l’assegnazione fino a 145 mila euro a fondo perduto, a quelle imprese al femminile promotrici dell’innovazione al loro interno, sia per quanto riguarda il prodotto oppure un processo aziendale.
Sono stati disposti 3 milioni di euro a questa iniziativa specifica, dei 5 milioni totali stanziati nell’ambito del programma Fesr 2021-2027 Lazio, per l’attivazione di strategie regionali in grado di portare nuove risorse a tutto il territorio, in ottica di sviluppo e maggiore innovazione per la regione.
Il contributo verrà erogato al saldo delle spese sostenute per la realizzazione di determinati progetti, con percentuale di copertura variabile tra il 30% e il 60%. Ogni PMI femminile può ottenere un sostegno massimo di 100.000 euro con la partecipazione di un unico progetto, seguendo i limiti “de minimis”, inoltre ogni iniziativa deve prevedere una spesa minima complessiva di 30.000 euro.

Requisiti per accedere a Donne e Impresa 2025
Per quanto concerne i progetti finanziabili, il bando Donne e Impresa per la regione Lazio prevede il finanziamento tramite contributi per un solo progetto relativo all’impresa femminile partecipante. Nella fattispecie, le iniziative agevolabili devono essere incentrate sulla produzione di un bene o un servizio che sia migliorato e nettamente differente, nei confronti di quanto già realizzato dall’azienda in questione in passato.
Ad esempio, l’innovazione apportata può riguardare: le caratteristiche tecniche di un prodotto; i componenti; i materiali; il software incorporato; la facilità d’impiego; la semplificazione della procedura di utilizzo; una maggiore flessibilità
I contributi a fondo perduto sono corrisposti quindi per lo sviluppo di nuove PMI femminili, ma anche per l’ampliamento, la ristrutturazione o l’ammodernamento di attività già esistenti. L’apporto può anche consistere in elementi innovativi dal punto di vista digitale.