
Che cos’è il riciclo dei rifiuti?
Il riciclo dei rifiuti è una parte essenziale e fondamentale dell’economia circolare. Esso consiste nell’acquisizione di un rifiuto per sottoporlo a un’operazione di recupero cui si unisce il riciclaggio, la trasformazione e la preparazione per il suo riutilizzo e tornare così nel ciclo della materia.
Diminuzione degli sprechi
Su questo circolo virtuoso si fonda il principio e l’organizzazione dell’economia circolare, i cui obiettivi principali sono anzitutto la diminuzione degli sprechi e poi, con il passare del tempo, sottrarre sempre più prodotti allo smaltimento.
Secondo questo tipo di economia, infatti, i rifiuti non esistono in natura, sono invece le attività dell’uomo che trasformano prodotti e materiali, alla base della produzione di determinati beni ed oggetti di cui il detentore, dopo un relativo lasso di tempo, spesso nutre l’intenzione di disfarsi.
Qual è la situazione del riciclo dei rifiuti in Italia?
Attualmente il nostro paese è al primo posto in Europa per quanto riguarda il riciclo e il riutilizzo dei prodotti. Secondo il “Riciclo Italia 2024” presentato nel dicembre scorso, con 137 milioni di tonnellate di materie riciclate l’Italia è leader della classifica europea. Ma non solo. Il nostro Paese occupa la prima posizione anche per quanto riguarda il tasso di utilizzo circolare di materia: quasi il 21% dei prodotti usati nell’industria nell’anno 2023 proviene dal riciclo dei rifiuti. Si tratta di un dato interessante in quanto raggiunge quasi il doppio della media del nostro continente. Le filiere che superano i target europei sono la carta e il cartone, le bioplastiche, il legno, l’acciaio, il vetro e l’alluminio.
Un risparmio notevole
Nell’anno 2024 sono stati risparmiati più di 16 miliardi di euro, altro dato, questo, che non solo rende l’Italia uno dei paesi più virtuosi nell’UE ma che, guardando al futuro, stima un potenziale estremamente maggiore tanto da ipotizzare, entro l’anno 2030, un picco di risparmio pari quasi a 120 miliardi di euro.
Le sfide
Ci sono comunque molte sfide ancora da affrontare e superare per cogliere le opportunità che la transazione ecologica può offrire. A cominciare dalle attese, ancora molto lunghe, per ottenere le necessarie autorizzazioni ambientali. I tempi, secondo una media stimata, si aggirano intorno ai 13 mesi per un progetto fotovoltaico mentre per un progetto eolico si parla di tempi ancora più lunghi, e cioè circa 25 mesi. Tutto questo per dire che, se da una parte il nostro Paese sta ben operando in questo settore, dall’altra può fare ancora meglio per il futuro.
Conclusioni
I rifiuti possono diminuire sempre di più con l’economia circolare; il passaggio da un’economia lineare a un’economia circolare presuppone un vero e proprio cambiamento di mentalità e di abitudini rispetto al percorso compiuto fino ad ora. Nuovi modelli comportamentali che chiamano in causa e coinvolgono ciascuno di noi, dal produttore al consumatore, il cui obiettivo resta il miglioramento delle condizioni di vita del pianeta e delle nostre città e per il quale è necessario, ogni giorno, l’impegno di tutti.