
Tutte le aziende si stanno adoperando per creare nuovi prodotti che rispecchiano la tutela dell’ambiente e allo stesso tempo la qualità del cibo e i gusti del consumatore moderno.
Il 2025 è stato proclamato da molti esperti e osservatori del settore come l’anno del superfood a km zero, e non è solo uno slogan: è il riflesso di un cambiamento profondo nel modo in cui ci alimentiamo e pensiamo al cibo.
Si sta spingendo per una rivoluzione nelle mense scolastiche italiane, con l’introduzione di prodotti locali e sani, eliminando snack industriali e bevande zuccherate. Il loro Manifesto per l’Educazione Alimentare promuove un’alimentazione consapevole, sostenibile e radicata nel territorio.
Parallelamente, i superfood stanno vivendo un momento d’oro: alimenti plant-based, fermentati, speziati e privi di caffeina sono al centro delle nuove tendenze. L’olio extravergine d’oliva, ad esempio, viene celebrato come un vero “elisir di longevità” per le sue proprietà antiossidanti e protettive.
Inoltre, cresce l’attenzione verso il packaging sostenibile e l’uso di ingredienti locali anche nella cucina fusion vegana, con piatti creativi che uniscono tradizioni diverse senza rinunciare all’etica e alla salute.
La tendenza del superfood a km zero è profondamente intrecciata con la sostenibilità ambientale -non è solo moda, ma un vero e proprio cambiamento di paradigma.

Ecco alcuni legami chiave:
- Riduzione dell’impronta carbonica: scegliere prodotti locali evita lunghi trasporti su strada, nave o aereo. Meno chilometri significa meno emissioni di CO₂.
- Supporto all’agricoltura sostenibile: favorendo i produttori del territorio, si incentivano metodi di coltivazione più rispettosi dell’ambiente, spesso biologici o rigenerativi.
- Stagionalità e biodiversità: il km zero promuove il consumo di cibi di stagione, riducendo l’uso di serre energivore e salvaguardando varietà locali spesso dimenticate.
- Packaging responsabile: molti piccoli produttori puntano su imballaggi riciclabili o riutilizzabili, riducendo così i rifiuti.
- Cucina circolare: con l’attenzione crescente alla provenienza e qualità degli ingredienti, aumenta anche la creatività nel riutilizzare scarti e ridurre lo spreco alimentare.
Conclusioni
Dal 2025 ci aspettiamo novità di snack più salutari, fatti con ingredienti locali e a km zero, si punterà all’ ambiente e alla qualità. Insomma, il 2025 è l’anno in cui il cibo diventa non solo nutrimento, ma anche scelta culturale, ambientale e sociale. In sostanza, è una tendenza che unisce gusto, salute e rispetto per il pianeta.