
L’utilizzo dell’intelligenza artificiale può interagire nel settore agroalimentare sotto svariati aspetti.
Ai e allergeni
Sono sempre più numerose le persone che soffrono di Allergie alimentari e a tal proposito l’AI può incorrere in nostro aiuto. Sono stati brevettati degli algoritmi chiamati deep learning dove con un semplice scatto fotografico del prodotto, riceviamo sullo smartphone una serie di informazioni sugli allergeni e altre sostanze contenute all’interno del prodotto stesso, sulla loro quantità e così via, evitando di utilizzare i kit che richiedono per la risposta un tempo un po’ più lungo. Gli algoritmi di deep learning sono stati impiegati con successo per rilevare e quantificare diversi adulteranti nelle cariossidi e nelle farine di riso, nel caffè macinato o latte in polvere, anche a livello di tracce.
Ai e rilevazione di adulterazioni e difetti
Questo metodo è fondamentale per andare a scoprire adulterazioni che potrebbero sfuggire all’ occhio umano. I programmi utilizzati devono ancora essere migliorati ma ci danno la certezza di scoprire l’adulterazione in pochissimo tempo e a prezzo vantaggioso.
Sono stati fatti studi per gli alimenti più sottoposti ad adulterazioni. Un sistema formato da un microscopico digitale 3D e dalle CNN è stato utilizzato per rilevare la farina di pesce adulterata. È stato sviluppato un modello CNN di classificazione qualitativa e previsione quantitativa per l’adulterazione della carne di montone con carne di maiale o anatra. Altri ricercatori hanno utilizzato una telecamera termografica combinata alle CNN per classificare il miele puro e i campioni di miele adulterato.

Ai e agricoltura di precisione
Possiamo ottenere la mappatura dei terreni andando a prevedere le condizioni metereologiche, si può usare per migliorare l’efficienza energetica, per ottimizzare il terreno e la crescita delle colture, prevedere con precisione il clima di colture che nascono in ambiente controllato, si può avere in tempo reale dati come temperatura, umidità, anidride carbonica, irrigazione e così via.
Progetto della FDA
E’ stato lanciato un programma pilota dell’ intelligenza artificiale che utilizza tecniche per un sistema agroalimentare più sicuro e digitale ad esempio: scansionare un sacchetto di insalata per verificare al momento la provenienza e se è legato ad un’ epidemia alimentare, oppure ricevere un SMS che ti avvisa che in tale giorno un determinato prodotto è stato richiamato, o ancora sapere in tempo reale che l’acqua che Utilizziamo per coltivare i prodotti che acquistiamo non è contaminata e così via.
Conclusioni
Quando parliamo di intelligenza artificiale parliamo anche di dati in arrivo dal settore agricolo, dalla produzione, dalla logistica e dai trasporti, dal mondo della ricerca e della distribuzione, e di collegamento fra questi. L’utilizzo dell’intelligenza artificiale nel campo dell’alimentazione porterà il settore agroalimentare ad un importante innovazione più precisa e focalizzata delle diverse realtà produttive.
Sitografia: https://alimentiesalute.emilia-romagna.it/fda-e-intelligenza-artificiale/