
Che impatto ha l’intelligenza artificiale con l’istruzione?
L’intelligenza artificiale ha un grande impatto sull’istruzione. Essa, infatti, col passare del tempo sta diventando sempre più, una parte integrante del processo educativo. Possiamo dire che è anche merito della pandemia di Covid-19 se, nelle scuole, c’è stata una grande accelerazione dell’integrazione dell’IA, a cominciare dalla possibilità, a disposizione degli insegnanti, di poter insegnare ai loro studenti a distanza.
Tuttavia, non si tratta soltanto di applicazioni come Gemini o ChatGPT e quindi in grado di produrre testi o generare immagini. Abbinando degli algoritmi di apprendimento automatico, l’IA può riconoscere dei modelli e dei comportamenti in dati visibili e uditivi, comprendere varie forme di informazioni come, per esempio, documenti legali, oppure codici informatici e anche capire gli stati emotivi del proprio ambiente. L’IA ha già dimostrato di essere importante per altre competenze come, in questo caso, la tecnologia di riconoscimento facciale.
Quanto è rilevante questo rapporto in Italia e nel mondo?
Molto. Nel mondo è molto importante il rapporto dell’IA con la scuola; infatti, è stata lanciata recentemente Claude for Education, una versione dell’AI Claude progettata per affiancare studenti e docenti con un approccio formale e di dialogo. Anche in Italia l’IA è entrata nelle scuole da pochi mesi. La sperimentazione avviata ha previsto il suo utilizzo in classi di scuole di diverse regioni, con l’obiettivo di migliorare l’apprendimento degli studenti. L’obiettivo dell’IA non è quello di sostituire l’insegnante, bensì supportare i docenti e aiutare gli studenti nell’apprendimento.

Quali possono essere i vantaggi e gli svantaggi?
Ci sono dei vantaggi nell’inserire l’IA nell’istruzione, ma anche svantaggi. Vediamo per prima cosa i pro. Anzitutto l’IA può far aumentare la produttività e l’efficienza. In questo modo molte attività ripetitive possono essere meccanizzate. Ciò può così permettere ai lavoratori di concentrarsi su compiti più creativi.
L’IA può inoltre analizzare in breve tempo una grande quantità di dati, questo può naturalmente sfuggire all’uomo e questo può aiutare le industrie a prendere decisioni molto più aggiornate. Inoltre, un altro vantaggio è la creazione di nuovi posti di lavoro ma questo può essere parte anche dell’altra faccia della medaglia, ovvero il primo svantaggio che andiamo ad analizzare, ossia la perdita dei posti di lavoro. Delle attività svolte dall’uomo potrebbero essere, infatti, sostituite dall’IA e un altro svantaggio può essere la disuguaglianza economica, che può salire se i benefici dell’IA non vengono distribuiti ugualmente, oppure la perdita della privacy e l’uso dell’IA per scopi che possono causare dei danni.
Conclusioni
È chiaro che l’intelligenza artificiale può aiutare molto ad insegnare e a imparare, così come può far generare nuovi posti di lavoro ma non potrà mai fare in modo che possa sostituire un docente umano nell’insegnamento. L’essere umano, infatti, per quanto possa essere meno veloce dell’IA ad elaborare dei calcoli, manterrà sempre la sua posizione per far apprendere agli studenti ciò che devono sapere.