
Com’è percepita oggi l’intelligenza artificiale?
Viviamo in un’epoca in cui il progresso tecnologico sta rimodellando in maniera costante il modo in cui viviamo, lavoriamo, utilizziamo tempo e risorse.
L’intelligenza artificiale, un tempo un’idea futuristica, è oggi una realtà concreta che sta trasformando il mondo del business, delle comunicazioni, della medicina e della cultura fino alle relazioni interpersonali. Essa offre nuove opportunità per ottimizzare processi, migliorare l’efficienza e liberare tempo attraverso strategie, creatività e l’immancabile contributo delle persone.
L’IA può, se ben utilizzata, divenire una grande risorsa, ad esempio, per il mondo del lavoro, in particolare nel sostenere le aziende aiutandole a velocizzare determinati processi.
Al tempo stesso, può trasformarsi anche in una seria minaccia perché, se è vero che parte più o meno integrante in tutti i lavori del futuro e quindi anche capace di generare nuovi posti di lavoro, è anche vero che può metterne a rischio, se non distruggerne molti altri contribuendo in maniera reale alla crescita della disoccupazione. Un dato, questo, molto preoccupante.

L’intelligenza artificiale è quindi un rischio o un’opportunità?
Senza ombra di dubbio, quindi, l’IA simboleggia e rappresenta una grande opportunità per il genere umano. Abbiamo constatato che essa, infatti, non solo può essere d’aiuto al mondo lavorativo ma è anche una grande risorsa nelle cose più semplici, come tenere rapporti con persone lontane, acquistare beni e servizi in comodità, risolvere in tempo reale situazioni problematiche o addirittura mettere in relazioni, con giochi o comunicazioni di vario tipo, persone situate in diverse parti del pianeta.
L’altra faccia della medaglia racconta che l’IA, oltre che essere una grande opportunità per tutti, apre, alimenta e ci mette di fronte a determinate sfide. Tra queste, oltre quella della disoccupazione come già detto, emerge quella relativa alla discriminazione. L’Intelligenza Artificiale, infatti, se mal utilizzata, può trasformarsi in uno strumento per attaccare, in modo discriminatorio, determinati soggetti. Contribuirebbe quindi a far nascere e ad alimentare l’odio fra le persone, in special modo fra i giovani.
Conclusioni
Insomma, è tanto importante quanto fondamentale saper usare nel modo giusto questo magnifico e ancora sconosciuto strumento, per affrontare le sfide proposte in maniera responsabile ed etica e far si che i benefici siano sempre superiori ai danni.