
Oltre 850 milioni di donne vivono in condizioni di disuguaglianza di genere estrema
Le recenti dichiarazioni del Segretario Generale delle Nazioni Unite, António Guterres, che ha sottolineato l’urgenza di agire per colmare il divario di genere, trovano ulteriore conferma nell’ultimo rapporto pubblicato da Equal Measures 2030, un’organizzazione che monitora i progressi globali verso l’uguaglianza di genere. Il rapporto rivela un dato allarmante: oltre 850 milioni di donne e ragazze vivono in paesi classificati come “molto poveri” in termini di uguaglianza di genere.
Un quadro globale preoccupante
L’analisi di Equal Measures 2030 evidenzia che molte nazioni, soprattutto nei paesi in via di sviluppo, non stanno facendo abbastanza per garantire pari diritti e opportunità alle donne. I settori più critici comprendono l’accesso all’istruzione, alla salute, all’occupazione e alla partecipazione politica. In questi contesti, le donne continuano a subire discriminazioni sistematiche, violenze di genere e una cronica mancanza di accesso a risorse essenziali.

Il legame con l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite
I risultati del rapporto rappresentano un duro colpo agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG) dell’Agenda 2030, in particolare l’obiettivo 5, che mira a raggiungere la parità di genere e l’emancipazione di tutte le donne e le ragazze. L’attuale ritmo di progresso è lontano dall’essere sufficiente: secondo Guterres, servono interventi urgenti e coordinati per invertire la rotta.
L’impatto della povertà sull’uguaglianza di genere
Il rapporto sottolinea come la povertà sia un fattore determinante che aggrava le disparità di genere. Nei paesi a basso reddito, le donne sono spesso relegate a lavori precari e non retribuiti, escluse dai processi decisionali e private di diritti fondamentali come l’istruzione. Questa condizione si riflette in un circolo vizioso di disuguaglianza che ostacola il progresso di intere comunità.
Un appello all’azione globale
Le parole di Guterres e i dati di Equal Measures sono un monito per la comunità internazionale: non possiamo permetterci di ignorare la realtà di milioni di donne che vivono in condizioni di estrema disuguaglianza di genere. È necessario un impegno congiunto da parte di governi, organizzazioni internazionali, imprese e società civile per implementare politiche più eque, investire in istruzione e salute e promuovere l’emancipazione economica e politica delle donne.
Conclusione
Il rapporto di Equal Measures non è solo un’analisi dei dati, ma un grido di allarme che invita tutti a fare di più per realizzare un mondo più giusto. Come ha ribadito Guterres, “non ci sarà progresso senza uguaglianza di genere”. La sfida è grande, ma non impossibile: è ora di agire.