
L’Agenzia Europea dell’Ambiente (EEA) è una delle principali fonti di monitoraggio e certificazione delle emissioni di gas serra nell’Unione Europea. Ogni anno, l’EEA pubblica dati dettagliati sullo stato delle emissioni di gas serra in Europa, monitorando i progressi verso gli obiettivi climatici fissati dall’UE.
La certificazione del calo delle emissioni di gas serra da parte dell’EEA
L’EEA ha certificato che, negli ultimi anni, c’è stato un significativo calo delle emissioni di gas serra in Europa. L’Italia registra numeri simili rispetto alla media europea. Questo calo è principalmente dovuto a vari fattori, tra cui la transizione verso fonti di energia rinnovabili, l’efficienza energetica e una riduzione dell’uso di carbone, che è stato sostituito da gas naturale e, in misura crescente, da fonti rinnovabili.
I dati recenti
Secondo il Rapporto sulle Emissioni di Gas Serra (GHG) pubblicato dall’EEA nel 2021, le emissioni di gas serra nell’UE-27 sono diminuite di circa 24% dal 1990 al 2019. Alcuni punti salienti dei dati:
Riduzione delle emissioni nel 2020: A causa della pandemia di COVID-19 e della conseguente riduzione delle attività industriali e dei trasporti, le emissioni di gas serra nell’UE sono diminuite ulteriormente nel 2020, con un calo stimato di circa 10% rispetto al 2019. Tuttavia, questa riduzione non è stata vista come una soluzione strutturale, ma piuttosto come un effetto temporaneo legato alla crisi sanitaria.
Calo costante dal 1990: Nonostante i fluttuanti andamenti economici e l’aumento della popolazione, l’UE ha continuato a ridurre le proprie emissioni grazie a politiche mirate, come l’introduzione del Sistema di Scambio delle Quote di Emissione (ETS) e il crescente utilizzo di energie rinnovabili (solare, eolico, idroelettrico).
Le cause principali della riduzione delle emissioni
Transizione energetica: Una maggiore quota di energia rinnovabile nel mix energetico dell’UE, insieme all’uscita graduale dal carbone, ha contribuito a ridurre significativamente le emissioni. La crescita delle energie rinnovabili, come l’energia eolica e solare, ha avuto un impatto particolarmente positivo.
Elettrificazione dei trasporti: Nonostante le emissioni del settore dei trasporti siano ancora elevate, la crescita dei veicoli elettrici e l’adozione di tecnologie a basse emissioni hanno portato a una riduzione delle emissioni nel settore, soprattutto in alcuni paesi come la Norvegia, che ha visto una forte crescita nel mercato dei veicoli elettrici.
Efficienza energetica: Le politiche per l’efficienza energetica, come gli standard per edifici e veicoli, e gli incentivi per migliorare l’efficienza industriale, hanno anche contribuito alla riduzione delle emissioni.

La certificazione dei progressi
L’EEA fornisce una certificazione formale e un’analisi dei dati, monitorando i progressi verso gli obiettivi di riduzione delle emissioni, come quelli previsti dal Green Deal europeo e dall’Accordo di Parigi. La certificazione dell’EEA si basa su un’analisi rigorosa delle statistiche sulle emissioni di gas serra, incluse le emissioni provenienti da energia, trasporti, agricoltura e industria.
Le prospettive future
Sebbene i progressi siano stati significativi, l’Europa deve fare di più per raggiungere gli obiettivi di neutralità climatica entro il 2050. L’EEA continua a monitorare i vari settori e a proporre politiche per accelerare la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio.
Il prossimo passo critico sarà l’attuazione delle politiche previste dal Pacchetto “Fit for 55, che prevede una serie di misure per ridurre le emissioni dell’UE del 55% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990, includendo l’introduzione di tecnologie più avanzate, politiche per il carbon pricing e un ulteriore rafforzamento delle energie rinnovabili.