Un po’ in tutto il pianeta è da tempo latente una crisi profonda del vecchio modo di concepire l’associazionismo. Negli ultimi vent’anni Associazioni, Sindacati e Partiti non sempre hanno dimostrato di essere in grado di rappresentare gli interessi e i bisogni emergenti del complesso campo del sociale, compromettendo pesantemente anche l’economia.
Da più parti si sostiene che è giunto il momento di ricercare nuove forme, per incoraggiare la partecipazione dei Cittadini consapevolmente alle diverse fasi della vita politica ed istituzionale del Paese organizzandosi socialmente, in organismi, per incidere e contribuire al costante rinnovamento di una società radicalmente cambiata, dove donne e uomini, si sono assuefatti alle trasformazioni senza quasi rendersene conto.
Ci sono valori “inalienabili” che nessuno si può arrogare il diritto di ignorare, o peggio di calpestare.
E nemmeno predicare dal pulpito dell’indifferenza, compromettendo il futuro delle nuove generazioni, atteso che – LIBERTÀ, DIGNITÀ, LEGALITÀ, VERITÀ, SOLIDARIETÀ, COERENZA E TRASPARENZA – non sono parole, ma pietre miliari scolpite col sangue dei nostri padri che per trasmetterle a noi hanno pagato con la vita.
Non c’è prezzo per l’onestà, la coerenza, il rispetto per “il bene comune”: sono principi che vanno difesi da ogni forma di pericolo o minaccia, con ORGOGLIO e con ONORE.
È evidente che Società e Stato devono trovare qualcosa che li leghi. È scontato che ci deve essere un medium, un mezzo, uno strumento per tradurre i bisogni e le idee in politiche concrete per non deludere le attese.
Bisognerebbe innanzitutto abbattere il “totem” che non è tempo perso quello che ognuno di noi riesce a sottrarre al proprio lavoro, alle esigenze personali e familiari, impegnandosi e collaborando per migliorare le condizioni sociali, politiche ed economiche degli italiani.
Affinché tutti i cittadini possano liberamente dare il proprio contributo di idee e di proposte per riaffermare e tutelare questi valori, INIZIATIVA COMUNE si organizzerà e si offrirà come strumento a disposizione di chiunque voglia condividerli e di chiunque ritenga di poter collaborare per renderli indelebili.
La nostra pressione sarà sempre più forte per affermare e divulgare i valori della Costituzione!
Iniziativa Comune fa propria: la “Dichiarazione universale dei diritti umani” approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, nonché dalla “Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo” e dalla “Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea”.
Il futuro ci accomuna in un’Europa dei popoli, libera, solidale, tollerante, dove trovano spazio equamente i valori, il rispetto e le diversità. Impegniamoci a costruire una Comunità vera e coesa, che ci porti a considerare i bisogni degli altri come nostri e a contribuire attivamente al benessere di tutti.
Le speranze delle nuove generazioni troveranno realizzazione negli Stati Uniti d’Europa, che dovranno porre al centro la Persona costruendo intorno le condizioni del vivere civile come da tempo domandano i popoli del vecchio Continente. Oceani di parole, discorsi forbiti, ma nonostante ciò i dati dell’economia sono lì, impietosi, a raccontare un’altra storia, con l’industria che segna il passo.
È tempo di uscire dall’isolamento per affrontare a viso aperto i problemi atavici nei quali è invischiato il Belpaese. Occorre che ognuno faccia la propria parte. Per una nuova Italia dove i cittadini partecipano alle scelte con un sistema elettorale proporzionale, tale da non impedire la rappresentanza delle minoranze. All’appello rispondono: Salute, Natura, Ambiente e poi: Cultura – Alimentazione – Agricoltura – Fisco – Istruzione Pubblica – Giustizia – Lavoro – Sanità – Burocrazia – Formazione – Semplificazione – Delegiferazione – Disarmo – Guerre – Politiche Estere – Lotta alle mafie – Concussione – Corruzione – Comunicazione – Digitale – Onestà intellettuale – Accesso libero agli atti pubblici – Tutela Patrimonio – Sicurezza.
Art. 1. – Strutturazione
Al fine di consentire ai cittadini di far camminare con le gambe, idee, indicazioni, suggerimenti, e per fare in modo che l’impegno, l’intelligenza, la progettualità, la volontà e le proposte di persone di ogni ceto sociale, rispettose delle posizioni altrui, non restino parole inascoltate e, per correttamente attuare le regole della Costituzione, il Progetto Culturale di Analisi Politica e Comparazione Opinion Leader, accoglie le istanze dei Cittadini e si struttura in MOVIMENTO D’OPINIONE, CULTURA E POLITICA, conservando la denominazione in INIZIATIVA COMUNE … Nel Cuore la Terra … – di seguito in acronimo – “IC” – INIZIATIVA COMUNE.
Il Movimento è in linea con la costituzione della Repubblica Italiana, nonché con l’art. 36 e seguenti del Codice Civile.
Art. 2 – Sede, Durata, Logo
“IC” – INIZIATIVA COMUNE è un associazione senza finalità lucrative con sede Nazionale in Roma ed ha durata illimitata.
Il logo Iniziativa Comune è rappresentato – su sfondo bianco – dal palmo della mano sinistra stilizzato, nei colori verde chiaro, marrone e arancione. Al lato sinistro della mano, fra pollice e indice, compare una sfera azzurra, con all’interno dodici stelle gialle poste in alto sul lato destro in modo circolare, che richiamano la bandiera europea. In basso, la scritta in arancione Iniziativa Comune e in verde la frase … Nel Cuore la Terra.
Art. 3 – Fare
“IC” – INIZIATIVA COMUNE si riconosce negli ideali propri delle tradizioni democratiche e dei valori spirituali e morali dell’individuo. “IC” – INIZIATIVA COMUNE lotta per una società più equa, giusta e solidale che garantisca ai cittadini gli stessi diritti, parità e pari dignità ad ogni livello sociale. Opera per lo sviluppo e il progresso dei popoli, la lotta alla miseria ed alla fame nel mondo; – la difesa dello stato di diritto contro ogni forma di sopraffazione e contro ogni regime autoritario e totalitario.
“IC” – INIZIATIVA COMUNE per il raggiungimento dei propri scopi “IC” può collaborare con organismi, movimenti o associazioni, forze sociali e politiche che perseguano analoghi fini.
“IC” – INIZIATIVA COMUNE è un soggetto autonomo ed indipendente in grado di offrirsi come luogo di elaborazione, di confronto e di proposte, sensibilizzando con eventi e manifestazioni, i cittadini di qualsiasi ceto sociale, a partecipare alle scelte democratiche, per migliorare le condizione di vita del Paese. L’impegno sociale, culturale e politico di “IC” – INIZIATIVA COMUNE si può anche concretizzare con la partecipazione di propri candidati, anche in collegamento, in unione o in via congiunta con altre forze e formazioni culturali e socio-politiche, alle consultazioni elettorali che si terranno per il rinnovo del Parlamento nazionale, per l’elezione dei Presidenti delle Regioni e per il rinnovo dei Consigli Regionali, dei Consigli Comunali e per l’elezione dei Sindaci, nonché per l’elezione dei componenti italiani al Parlamento Europeo, oltre che per l’elezione dei componenti di ogni altro consesso politico o amministrativo di cui è previsto il rinnovo elettivo.
Art.4 – Struttura e Territorio
“IC” – INIZIATIVA COMUNE è organizzata in forma federale su base territoriale. Le strutture territoriali hanno propria autonomia e responsabilità statutaria, amministrativa, contabile, fiscale e civile, nel rispetto dei principi generali e delle norme stabilite nel presente Statuto. Esse non possono in alcun modo vincolare o impegnare “IC” come organismo nazionale.
Le strutture territoriali sono denominate “Gruppi Primari”, laboratori di idee e di proposte – dove i cittadini, volontariamente, possono dare il loro contributo con suggerimenti e proposte.
Lo statuto dei Gruppi Primari dev’essere approvato dal Gruppo di Cooperazione e di Proposte, Organo Nazionale di INIZIATIVA COMUNE.
Art. 5 – Gruppi Primari
Su istanza scritta, indirizzata a “IC” – INIZIATIVA COMUNE , firmata da non meno di 5 (cinque) Cittadini residenti nel perimetro delle ex Province, chiedono di aderire ad “IC” e di voler costituire un Gruppo Primario. A seguito di autorizzazione scritta possono procedere alla costituzione del Gruppo Primario entro 120 (centoventi) giorni dalla data dell’autorizzazione.
I Gruppi Primari sono il cardine tra “IC” – INIZIATIVA COMUNE e i cittadini, dove liberamente ognuno può partecipare, confrontarsi sulla vita del Paese, elaborare atti e documenti che riguardano i problemi legati al territorio.
I Gruppi Primari – sul piano organizzativo – adottano propri statuti, con autonomia giuridica, amministrativa e finanziaria ed esclusiva responsabilità patrimoniale per le obbligazioni assunte. Nello statuto dev’essere espressa chiaramente l’adesione ad “IC” – INIZIATIVA COMUNE, dichiarando di accettarne Regole, Principi e Funzioni come unico soggetto rappresentativo a livello Nazionale, Europeo ed Internazionale.
I Gruppi Primari:
– Elaborano le politiche afferenti il Territorio in coerenza con gli scopi di “IC” – INIZIATIVA COMUNE;
– Tutelano e rappresentano le esigenze generali dei Cittadini e più opportunamente gli interessi delle persone che spontaneamente concorrono alla determinazione dei programmi, suggerendo le azioni da intraprendere e i mezzi necessari per contribuire ad alleviare difficoltà anche del singolo Cittadino, rimuovendo democraticamente ogni ostacolo, impedimento o negazione.
I Gruppi Primari eleggono in autonome assemblee gli organi sociali e il Rappresentate legale, che si interfaccia con gli organi nazionali. I Gruppi Primari possono costituirsi anche all’estero.
I Gruppi Primari, a qualsiasi livello, al fine di dare un contributo per rimuovere gli ostacoli che minano la crescita del Territorio, possono concorrere alle competizioni elettorali e referendarie, previa specifica ed espressa autorizzazione e nei limiti anche temporali della delega scritta che dovrà essere di volta in volta rilasciata, a pena di nullità, dagli organi nazionali di “IC” – INIZIATIVA COMUNE.
I Gruppi Primari e i loro organi decadono, con provvedimento del Gruppo di Cooperazione e di Proposte, in caso di grave violazione delle direttive di ordine generale impartite da IC.
Art. 6 – Uno di noi
“IC” – INIZIATIVA COMUNE, non ha regole ferree nel rapporto con i Cittadini, né ritiene di creare vincoli o obblighi alle persone che vogliono condividere, partecipare, dare il proprio contributo di idee, prospettare soluzioni, correttivi alle priorità di cui al preambolo.
Solo con la diretta partecipazione agli incontri, gruppi di studio, Workshop tematici (eventi che si terranno in locali pubblici, di fortuna o nelle sedi dove operano i Gruppi Primari), si acquisisce il diritto di fare domanda personalmente, nella quale dichiarare la propria disponibilità a cooperare per elaborare di concerto con altri cittadini, norme, programmi, progetti per migliorare il territorio e le istituzioni locali, Regionali e nel complesso l’Italia, l’Europa e il resto del Pianeta e si diventa UNO di NOI!
L’iscrizione avviene una volta sola e comporta il versamento su di un conto dedicato di una quota, il cui importo sarà determinato dal Gruppo di Cooperazione e di Proposte, a mezzo bonifico con la causale “Io divento uno di noi”. Solo dimostrando il versamento si ha diritto a ricevere il segno distintivo “IC”, valido per l’adesione che dura fino a quando, liberamente, chiunque intende disimpegnarsi.
È prevista la collaborazione attiva da parte di cittadini e di gruppi organizzati. Le associazioni e i movimenti che perseguano proprie finalità politiche, culturali, professionali, di impegno sociale o di lavoro che condividono gli obiettivi di “IC” – INIZIATIVA COMUNE, possono aderire, mantenendo la loro autonomia organizzativa ma dichiarando di riconoscersi nei principi ispiratori di “IC”.
Per gli Organismi Associativi la quota unica di iscrizione per ogni singolo socio, sarà stabilita dal Gruppo di Cooperazione e di Proposte.
Gli organi statutari dei Gruppi Primari possono deliberare e determinare importi e regole diverse, anche in base alle circostanze e/o alle esigenze del sodalizio territoriale. Le quote o i contributi associativi sono intrasmissibili ad eccezione dei trasferimenti a causa di morte e non sono rivalutabili.
Studenti, disoccupati e pensionati con importo mensile integrato al trattamento minimo, fanno domanda di iscrizione e ritirano il segno distintivo gratuitamente.
Ogni iscritto deve dichiarare nella domanda di ammissione a socio: “mi impegno ad esercitare sempre il diritto di voto per contribuire a migliorare le Istituzioni della Repubblica”.
“IC” – INIZIATIVA COMUNE è per la parità di Genere; tutela le minoranze, ove presenti, e, a tal fine, garantisce, a ogni livello territoriale, la rappresentanza delle minoranze negli organi collegiali non esecutivi.
Art. 7 – Organi
La credibilità di “IC” – INIZIATIVA COMUNE e dei suoi organi dirigenti, sta nel cogliere le spinte di rinnovamento delle nuove generazioni, ponendo fine a cariche ed incarichi interpretati a titolo più personale che per la causa e gli obiettivi comuni. Meno struttura verticale, più orizzontale. Niente presidenti, segretari ed altre cariche perditempo.
Gli organi Nazionali:
1 Il Consiglio Direttivo;
2 Il Gruppo di Cooperazione e di Proposte;
3 Il Portavoce;
4 Il Revisore Monocratico.
Per dare continuità a questo processo evolutivo dobbiamo partecipare con convinzione guardando alle sfide con serenità e fiducia. Il nostro obiettivo è quello di confrontarci di persona con i Cittadini e democraticamente affrontare ogni aspetto dei tanti problemi che hanno messo in ginocchio l’Italia, con a base la consapevolezza che solo la verità e l’onestà, tireranno fuori dalle sabbie mobili, il Paese.
Art. 8 – Il Consiglio Direttivo
Il Consiglio Direttivo si compone dei legali rappresentanti degli Organismi costituenti e di quelli che aderiscono, con atto deliberativo. È l’organo che nomina il Gruppo di Cooperazione e di Proposte, il Portavoce, il Revisore Monocratico.
Inoltre ha il compito di:
– Coordinare e diffondere piani, programmi e proposte di INIZIATIVA COMUNE;
– Esprimersi se interessato, in merito alle iniziative ed all’organizzazione di eventi, manifestazioni, servizi ritenuti utili per il conseguimento degli obiettivi comuni;
– Decidere in merito alla gestione economica e finanziaria di INIZIATIVA COMUNE;
– Nominare i Rappresentanti Regionali;
– Redigere, diffondere, modificare il regolamento operativo;
– Analizzare le strategie, i contatti e le collaborazioni con altri soggetti che hanno obiettivi simili e analoghi ad INIZIATIVA COMUNE;
– Approvare il conto economico.
– Il Consiglio Direttivo può nominare comitati, commissioni mirate per lo studio e l’approfondimento di temi specifici e comunque argomenti di cui alla Costituzione della Repubblica per riaffermare il pluralismo e il diritto alla partecipazione.
Art. 9 – Gruppo di Cooperazione e di Proposte
Il Gruppo di Cooperazione e di Proposte si compone di 3 (tre) membri che vengono nominati dal Consiglio Direttivo, compreso il Portavoce.
I componenti del Gruppo di Cooperazione e di Proposte sono impegnati ad affrontare tecnicamente, discrezionalmente e politicamente, le tematiche di cui agli articoli 3 e 4 del presente Regolamento.
Il Gruppo di Cooperazione e di Proposte coadiuva l’azione del Portavoce, sono sempre operativi, si interfacciano con le Istituzioni e rappresentano un riferimento costante per chiunque intende collaborare e rendersi disponibile.
Spetta al Gruppo di Cooperazione e di Proposte il compito di:
– Organizzare iniziative, eventi, manifestazioni, servizi ritenuti utili per il conseguimento degli obiettivi comuni;
– Nominare su proposta del Portavoce i Componenti dell’Ufficio Studi, Ricerche e Legislazione;
– Analizzare le strategie, i contatti e le collaborazioni con altri soggetti che hanno obiettivi simili e analoghi ad “IC” – INIZIATIVA COMUNE;
– Collaborare per predisporre il bilancio, il conto economico e la situazione patrimoniale da portare all’approvazione del Consiglio Direttivo;
– Decidere su ogni forma di controversia e redimere eventuali problemi interni;
– Nominare, nell’ambito dei suoi componenti, il Responsabile dell’amministrazione che si occupa, principalmente, del sistema contabile-economico-amministrativo; cura tutti gli atti inerenti il personale; collabora alla stesura dei bilanci.
Il Gruppo di Cooperazione e di Proposte può nominare comitati, commissioni mirate per lo studio e l’approfondimento di temi specifici e comunque argomenti di cui alla Costituzione della Repubblica e alle norme dell’Unione Europea.
Art. 10 – Il Portavoce
INIZIATIVA COMUNE è retta dal Portavoce a turnazione biennale.
Il Portavoce viene nominato dal Consiglio Direttivo tra i Legali Rappresentanti degli Organismi costituenti e di quelli che aderiscono con atto deliberativo. Il primo biennio scade il 31 dicembre 2019.
Il Portavoce:
a) Ha la rappresentanza politica e legale-giudiziaria di INIZIATIVA COMUNE nei confronti delle Istituzioni e dei terzi;
b) Firma, accordi, convenzioni, transazioni, accende conti correnti bancari e postali intestati a INIZIATIVA COMUNE … Nel Cuore la Terra … nonché tutti gli atti conseguenti l’esercizio delle sue attività istituzionali;
c) Assume la responsabilità dell’informazione e della stampa;
d) Convoca e presiede il Consiglio Direttivo.
Al fine di tutelare e negli interessi di INIZIATIVA COMUNE può adottare con urgenza gli opportuni provvedimenti, portandoli poi a ratifica del Gruppo di Cooperazione e di Proposte.
Art. 11 – Il Revisore Monocratico
Il Revisore Monocratico viene nominato dal Consiglio Direttivo.
Dura in carica 5 (cinque) anni e non è rieleggibile. Il Revisore ha tutti i compiti previsti dal codice civile e dalla legge.
Art. 12 – Consulta delle Regioni
La Consulta delle Regioni si compone dei Rappresentanti Regionali, nominati su indicazioni del Portavoce e del Consiglio Direttivo. È convocata e presieduta dal Portavoce.
Le prerogative del Rappresentante Regionale sono indicate nella lettera di incarico a firma del Portavoce.
La Consulta delle Regioni ha come obiettivo la promozione e la realizzazione di studi, programmi e proposte per affermare la democrazia partecipativa ed il pluralismo politico-sindacale e associativo.
La Consulta ha il compito di monitorare in modo costante le estreme periferie delle Città Metropolitane, dei grandi centri urbani – ex Capoluoghi di provincia e di Regioni, per evidenziare le assurdità in cui sono costretti a vivere gli abitanti delle periferie, che si incrociano con migranti, accampamenti Rom e ritrovi della micro delinquenza.
La consulta si incaricherà di redigere un “libro bianco” su come si vive nelle estreme periferie, ghetti, dormitori, e chi sono le persone che le popolano. Il lavoro si completa con filmati ed altro materiale utile all’inchiesta.
Art. 13 – Ufficio Studi – Ricerca – Legislazione
I compiti dell’Ufficio Studi sono vasti. Prioritariamente dovrà analizzare il Sistema Paese sotto i diversi aspetti della vita sociale-politica-economica, facendo in modo che siano coinvolti i cittadini.
L’Ufficio Studi, Ricerche e Legislazione è una struttura cui possono partecipare volontariamente Docenti, Ricercatori, Esperti, Costituzionalisti di ogni laboratorio e università nazionali ed internazionali.
L’Ufficio, deve costituire una rete informatica tra Studiosi, mondo del Lavoro e Cittadini, anche attraverso conferenze, seminari e servizi bibliografici e documentali da rendere disponibili e consultabili da tutti e, favorire la formazione dei giovani, anche attraverso workshop di perfezionamento, di stage, borse di studio e favorire i rapporti con Istituzioni e soggetti culturali e scientifici a livello Planetario.
L’Ufficio è autonomo ed elegge nel suo interno il Coordinatore. I componenti, sono in numero di 5 (cinque). L’Ufficio Studi si occupa anche di delegiferazione, sburocratizzazione e di segnalare norme inutili, accelerando i diversi passaggi che appesantiscono la pubblica amministrazione, nonché la stesura di leggi con un linguaggio semplice e senza riferimenti biblici. Proporre che nei programmi scolastici sia inserita la consultazione della Gazzetta ufficiale della Repubblica e di quella Europea, introducendo come materie d’obbligo EUROPA E ORDINAMENTO COSTITUZIONALE.
Art. 14 – Territorio
INIZIATIVA COMUNE è presente sul Territorio, con propri rappresentanti Regionali incaricati dal Consiglio Direttivo, su proposta del Portavoce. I rappresentanti esercitano i poteri di cui alla lettera d’incarico.
Il rappresentante può, come presenza geografica, utilizzare le strutture delle associazioni ed organismi, il cui legale rappresentante è presente nel Consiglio Direttivo di INIZIATIVA COMUNE.
I Rappresentanti Regionali costituiscono la Consulta delle Regioni, che si riunisce su convocazione del Portavoce.
Per gli atti compiuti verso terzi, le responsabilità sono soggettive e ricadono nelle competenze di chi le pone in essere.
AUTONOMIA FINANZIARIA
CONTO ECONOMICO
Art. 15 – Fondo Comune
1. Il Fondo Comune di INIZIATIVA COMUNE …Nel Cuore la Terra … è costituito dalle quote annuali degli organismi fondatori e da eventuali altri Enti e Associazioni che aderiranno successivamente.
2. La quota annuale di appartenenza a INIZIATIVA COMUNE è pari a mezzo euro (cinquanta centesimi) per ogni singolo socio iscritto alla compagine sociale degli organismi che compongono il Consiglio Direttivo. Nel fondo comune vanno compresi eventuali contributi, lasciti e donazioni di singoli cittadini, enti pubblici e privati anche se non fanno parte del Consiglio Direttivo.
3. INIZIATIVA COMUNE essendo un sodalizio di tipo associativo, non commerciale e senza fini di lucro, non potrà:
a) Distribuire anche in modo indiretto, utili e avanzi di gestione nonché fondi, riserve o capitale durante la vita di INIZIATIVA COMUNE, salvo che la destinazione o la distribuzione non siano imposte dalla legge;
b) Trasmettere ad altri le quote associative.
4. Gli organismi che fanno parte di INIZIATIVA COMUNE conservano la propria autonomia giuridica, economica, finanziaria e patrimoniale.
5. Il conto economico viene approvato dal Consiglio Direttivo entro i nove mesi dalla chiusura dall’esercizio sociale, con il parere favorevole del Revisore Monocratico.
Art. 16 – Sanzioni
Il Gruppo di Cooperazione e di Proposte, per palesi violazioni dello Statuto o dei successivi eventuali codici di comportamento, può assumere, nei confronti degli iscritti i seguenti provvedimenti:
– Richiamo scritto;
– Sospensione da Iniziativa Comune;
– Espulsione.
Il Gruppo di Cooperazione e di Proposte ha la facoltà di revocare l’adesione dei soggetti collettivi aderenti per palesi violazioni dello Statuto o dei successivi eventuali codici di comportamento.
Contro le decisioni del Gruppo di Cooperazione e di Proposte, l’iscritto, al quale è stata comminata la sanzione, può far ricorso, entro 30 giorni, al Consiglio Direttivo, che decide in ultima istanza alla prima riunione.
Art. 17 – Norme di riferimento
Per quanto non espressamente previsto dal presente Statuto, valgono le norme del Codice Civile, nonché altre disposizioni di legge. Il presente atto è interpretato e regolato secondo la legge italiana e per ogni controversia è esclusivamente competente il Foro di Roma.
Art. 18 – Norme transitorie
INIZIATIVA COMUNE, entro 24 mesi dall’adozione del presente statuto, dovrà essere presente sul Territorio con Gruppi Primari, muniti di autonomi statuti di cui al precedente art. 5. Ne consegue che gli artt. 4 e 6 avranno piena attuazione man mano che si costituiscono i Gruppi.
Fino al 31 dicembre 2020 la compagine sociale è composta dagli organismi che hanno costituito INIZIATIVA COMUNE. I soci Fondatori sono Confeuro, Radici e Soggetto Giuridico, cosi come risulta dall’atto fondativo. Ove il progetto del nuovo sodalizio dovesse concretizzarsi sarà convocata dal Consiglio Direttivo un’Assemblea Generale per adeguare il presente statuto e ribadire le linee di azione e dare attuazione allo statuto modificato.
Art. 19 – Scioglimento
Lo scioglimento di “IC” – INIZIATIVA COMUNE può essere deliberato esclusivamente dal Consiglio Direttivo in attuazione del Codice Civile.
I beni che residueranno, saranno devoluti ad altri enti o istituti senza finalità di lucro, aventi ad oggetto i medesimi ideali che ispirano Iniziativa Comune e comunque ai sensi degli artt. 54 e 10 del decreto legislativo del 04/12/1997, n. 460.
Art. 20 – Delega modifiche statutarie.
Il Consiglio Direttivo, delega e dà mandato al Gruppo di Cooperazione e di Proposte di modificare il presente statuto, in caso di richieste urgenti per il riconoscimento, e comunque per l’iscrizione in albi di cui al D.L. n° 149/28.12.2013.