RIPENSARE L’IMPATTO DELLE VACANZE SUL PIANETA
Oggi più che mai, il tema dell’inquinamento generato durante le vacanze merita attenzione. Il turismo, da sempre simbolo di libertà, scoperta e benessere, ha un volto meno noto e spesso trascurato: quello dell’impatto ambientale.
Voli internazionali, spostamenti in auto, crociere imponenti e soggiorni in strutture ad alto consumo energetico contribuiscono in modo significativo alle emissioni di gas serra.
Qualche dato
Trasporti: il principale responsabile
Il settore turistico genera circa l’8–10% delle emissioni globali di CO₂.
I voli aerei sono tra i mezzi più inquinanti: un volo di 1000 km può produrre 200 kg di CO₂ per passeggero.
Le crociere sono ancora più impattanti: una crociera di 2000 km può generare 500 kg di CO₂ a persona, oltre a rilasciare ossidi di zolfo e PM2.5.
Anche l’uso dell’auto privata durante le vacanze estive aumenta il traffico e le emissioni di gas serra
Altri fattori che aumentano l’impatto
Alloggi non sostenibili: hotel con alto consumo energetico e poca attenzione alla gestione dei rifiuti.
Attività turistiche intensive: escursioni in barca a motore, safari, sci con neve artificiale.
Rifiuti e plastica monouso: bottigliette, imballaggi, souvenir non ecologici.
Un viaggio di piacere può generare centinaia di chilogrammi di CO₂ per persona, senza contare il consumo di risorse come l’acqua e l’energia, e la produzione di rifiuti. I luoghi turistici, specialmente quelli più famosi e frequentati, vedono aumentare la pressione su ecosistemi fragili, sull’infrastruttura urbana e sulla comunità locale.
Non è raro assistere a fenomeni di degrado ambientale o “overtourism”, dove la bellezza di una meta viene compromessa dall’eccessiva presenza di visitatori.

Tuttavia, viaggiare in modo sostenibile è possibile
Sempre più persone scelgono mezzi di trasporto a basso impatto, come il treno o il car sharing, alloggi eco-friendly e attività rispettose della natura. Portare una borraccia, ridurre la plastica, partecipare a esperienze locali autentiche sono piccoli gesti che, se adottati da molti, possono fare una grande differenza.
Conclusioni
In definitiva, il turismo non deve essere nemico dell’ambiente. Può trasformarsi in un potente strumento di sensibilizzazione, rispetto e rinascita culturale. La sfida sta nel conciliare il desiderio di esplorare il mondo con la responsabilità di proteggerlo: un viaggio consapevole non solo arricchisce chi lo vive, ma rispetta anche il luogo che lo ospita.
