Un pilastro dell’economia italiana è il settore del turismo, che si conferma un motore economico di crescente rilevanza.
I dati
Secondo l’ultima Ricerca sull’Impatto Economico (EIR) del World Travel & Tourism Council (WTTC), nel 2025 la spesa complessiva – tra visitatori internazionali e turisti domestici – raggiungerà quota 185 miliardi di euro, segnando un nuovo massimo storico. Un dato in netta crescita rispetto ai 177,8 miliardi stimati per il 2024, anno già considerato da record. Questo aumento si riflette anche nell’apporto diretto al Prodotto interno lordo: secondo le stime, il turismo contribuirà con 237,4 miliardi di euro, pari al 10,8% del PIL italiano, contro il 10,5% del 2024 (228,5 miliardi).
I posti di lavoro
In termini occupazionali, si stima che il comparto sosterrà poco più di 3 milioni di posti di lavoro nel 2025, circa 100.000 in più rispetto all’anno precedente. La crescita non riguarda solo l’immediato futuro: entro il 2035 il contributo del turismo al PIL nazionale dovrebbe toccare 282,6 miliardi di euro (il 12,2%), con un impiego di 3,7 milioni di persone e una spesa turistica complessiva di 220,7 miliardi, di cui 78,2 dai viaggiatori internazionali e poco più di 142 da quelli domestici.
Tutti questi dati collocano l’Italia tra le mete turistiche più solide e redditizie a livello europeo e mondiale. Attualmente, il nostro Paese è la quarta destinazione più popolare in Europa, e mantiene una posizione di rilievo anche nei segmenti ad alto valore aggiunto come il turismo del benessere, il lusso, la cultura e l’enogastronomia.

Conclusioni
Il boom del turismo in Italia nel 2025 non è soltanto un fenomeno culturale e sociale, ma rappresenta un vero e proprio volano economico per il Paese. I dati aggiornati a ottobre confermano che il settore turistico contribuisce in maniera decisiva alla crescita del Prodotto Interno Lordo, con un impatto diretto e indiretto che coinvolge una vasta rete di comparti produttivi.
Questa dinamica positiva ha effetti moltiplicatori sul PIL, contribuendo non solo alla crescita economica, ma anche alla coesione territoriale e alla rigenerazione urbana. Le destinazioni turistiche, dalle grandi città d’arte ai borghi meno conosciuti, stanno beneficiando di un rinnovato interesse, che si traduce in opportunità di sviluppo sostenibile e inclusivo.
