Il Sud Italia ha superato per la prima volta il 50% di occupazione, segnando un record storico. La crescita è trainata dagli over 50 e supportata da incentivi statali, ma persistono forti divari di genere e tra giovani e adulti.
–Tasso di occupazione al Sud: ha raggiunto il 50,1% nel secondo trimestre del 2025, il livello più alto mai registrato dall’inizio delle serie storiche ISTAT nel 2004.
–Numero di occupati: 6 milioni e 549 mila persone nel Mezzogiorno, con un aumento di 96 mila unità rispetto allo stesso periodo del 2024.
Questo dato rappresenta una svolta significativa, considerando che il Sud ha storicamente avuto tassi di occupazione molto più bassi rispetto al Nord
Chi ha trainato la crescita
–Over 50: boom di occupati tra gli over 50, che superano i 16 milioni a livello nazionale.
–Donne: anche se il numero di donne occupate è in crescita, il divario di genere resta forte: solo il 37,8% delle donne al Sud è occupato, contro il 62,7% degli uomini.
Politiche e incentivi
-Il miglioramento è stato favorito da misure come la Decontribuzione Sud, che offre esoneri contributivi alle imprese del Mezzogiorno.
-La Legge di Bilancio 2025 ha introdotto un doppio binario per gli incentivi: uno per le PMI già attivo, e uno per le grandi imprese, ancora in fase di avvio.
Il Sud Italia sta vivendo una trasformazione interessante nel mercato del lavoro, con diversi settori in forte espansione.
Professioni in crescita nel Mezzogiorno
Tecnologia e innovazione digitale
–Specialisti IT e sviluppatori software: richiesti da startup e PMI in digitalizzazione.
–Ingegneri dell’intelligenza artificiale: sempre più presenti in progetti legati al PNRR.
–Cybersecurity engineer: fondamentale per aziende che investono in infrastrutture digitali.
Turismo esperienziale e ospitalità
–Consulenti di viaggio e addetti alle prenotazioni: trainati dalla ripresa del turismo in regioni come Puglia, Sicilia e Campania.
–Event specialist: richiesti per la gestione di festival, fiere e iniziative culturali locali.

Green economy e sostenibilità
–Consulenti ambientali e per la sostenibilità: coinvolti in progetti di transizione ecologica e agricoltura sostenibile.
–Tecnici per energie rinnovabili: soprattutto nel fotovoltaico e nell’eolico, con investimenti in zone rurali.
Servizi alla persona e salute
–Professionisti sanitari: infermieri, fisioterapisti e OSS sono molto richiesti, anche grazie ai fondi PNRR.
–Educatori e formatori: in crescita nei programmi di reinserimento sociale e formazione professionale.
Marketing e comunicazione digitale
–Specialisti in marketing e social media: fondamentali per promuovere prodotti locali e turismo.
–Technical sales specialist: figure ibride tra vendite e tecnologia, molto richieste dalle PMI.
Conclusioni
Il Mezzogiorno sta vivendo una fase di rilancio occupazionale senza precedenti, con il superamento simbolico del 50% di tasso di occupazione. Questo risultato, pur ancora distante dagli standard europei e dal Nord Italia, rappresenta un segnale positivo di cambiamento.
Persistono comunque ancora delle criticità, come il divario di genere e generazionale, la discontinuità nei contratti, la dipendenza da incentivi pubblici.
Per consolidare questi progressi, sarà cruciale: investire in formazione mirata e competenze digitali, rafforzare le infrastrutture locali, sostenere l’imprenditoria giovanile e femminile, garantire la stabilità contrattuale e la qualità del lavoro.
