Il costo delle case di riposo per anziani in Italia è diventato un vero e proprio ostacolo per molte famiglie, che si trovano a dover scegliere tra la qualità dell’assistenza e la sostenibilità economica. E non si tratta solo di cifre: dietro ogni decisione c’è un carico emotivo, una responsabilità morale e spesso un senso di impotenza.
Costo medio mensile
Oggi il costo medio mensile di una casa di riposo privata si aggira tra i 1.500 e i 1.800 euro, ma può facilmente superare i 2.900 euro nelle strutture più attrezzate. Anche le strutture pubbliche o convenzionate, pur essendo meno onerose, presentano liste d’attesa lunghissime e criteri di accesso complessi. Questo significa che, nella pratica, molte famiglie non hanno alternative reali.
Il problema è duplice
Da un lato, l’Italia è uno dei paesi con la popolazione più anziana d’Europa, e dall’altro, il sistema di assistenza non è ancora adeguato a sostenere questo cambiamento demografico. Le famiglie spesso si trovano a dover colmare le lacune del sistema, affrontando spese ingenti per garantire ai propri cari una vita dignitosa.
Inoltre, il costo non si limita al vitto e all’alloggio. Le cure specialistiche, la fisioterapia, le visite mediche esterne e persino alcune attività ricreative comportano spese aggiuntive. E se l’anziano è non autosufficiente, il livello di assistenza richiesto aumenta, così come il prezzo.
Certo, esistono agevolazioni regionali, contributi comunali e strumenti come l’ISEE sociosanitario, ma spesso non bastano o sono difficili da ottenere. La burocrazia può diventare un ulteriore ostacolo, proprio quando la famiglia ha bisogno di risposte rapide e soluzioni concrete.

È una questione sociale
Il costo troppo alto delle case di riposo non è solo una questione economica: è una questione sociale, etica e politica. Significa chiedersi che valore diamo alla vecchiaia, alla cura, alla dignità. E forse, significa anche ripensare il modello di assistenza, investendo in soluzioni più accessibili, più flessibili e più umane.
Conclusioni:
Il costo elevato delle case di riposo è un riflesso profondo di come la società si rapporta alla vecchiaia e alla cura. Quando il diritto a una vecchiaia serena diventa un privilegio per pochi, si apre una ferita sociale che tocca famiglie, istituzioni e coscienze. Serve una risposta collettiva: politiche più inclusive, modelli di assistenza alternativi e un cambiamento culturale che metta al centro la persona anziana, non come un peso, ma come una risorsa da rispettare e proteggere. Perché il valore di una società si misura anche da come tratta chi ha già dato tutto.
