Dall’11 settembre Tirana ha aggiunto alla propria squadra di Governo una ministra particolare, trasparente e incorruttibile: “Diella”, un bot generato dall’intelligenza artificiale.
Diella ha il viso candido, trucco perfetto e tradizionali abiti albanesi. Il suo nome significa “sole” in lingua albanese e il suo compito sarà quello di occuparsi di pattuire contratti con le aziende private.
Perché questa iniziativa?
È importante sottolineare che lo stato albanese sta vivendo uno stato di crescita ininterrotto da circa dieci anni, ad eccezione del 2020 anno in cui cominciò ufficialmente la pandemia di COVID-19.
Tuttavia, in questo paese la corruzione è ancora molto alta e ha nel mirino in particolare il settore degli appalti pubblici. Dato che il nome di DIELLA vuol dire “sole, chiarezza” questo bot è stato messo nella squadra di Tirana proprio per mettersi al servizio della pubblica amministrazione e per combattere la corruzione.
I cittadini albanesi già negli ultimi tempi avevano imparato a conoscerla e Diella è già integrata nella piattaforma e-Albania che permette loro di accedere online alla quasi totalità dei servizi pubblici, ovvero le pensioni, le prenotazioni ad esami e le iscrizioni scolastiche.

Come è stata accolta DIELLA?
In Albania una parte ha accolto favorevolmente DIELLA, anche se qualcun altro nutre qualche dubbio. I media nazionali hanno dimostrato un prudente ottimismo, vedendo questa mossa “una trasformazione nel modo in cui il governo concepisce ed esercita il potere amministrativo, introducendo la tecnologia in particolare come partecipante attivo alla governance.
Chi invece guarda con sospetto a Diella è chi teme che la ministra AI possa essere oggetto di attacchi hacker o di manomissioni volontarie per truccare gli appalti. Da sottolineare anche la possibilità che la tecnologia possa semplicemente “sbagliarsi”.
Conclusioni
A prescindere da come la si pensi, Diella, sarà in grado di dirci molto (nel bene e nel male) sul futuro che ci aspetta.
