
Il settore vinicolo italiano ha affrontato diverse sfide dal 2020 a oggi, tra cui l’impatto della pandemia, i cambiamenti climatici e l’evoluzione delle preferenze dei consumatori.
L’ Italia produce ogni anno quantità di vino importanti, abbiamo cantine che tutta Europa ci invidia e bisogna trovare il modo per rilanciare questo settore che, oltre ad essere orgoglio italiano, ha un impatto notevole anche sulla salute dei consumatori.
Infatti è stato dimostrato che una moderata quantità di vino appaga il palato, aiuta la digestione e favorisce la salute cardio-circolatoria. Questo è quanto è emerso, in occasione del recente Simposio Assoenologi su “Vino e salute, tra alimentazione e benessere”.
Tra vino e super alcolici c’è una notevole differenza, il vino contiene l’85-87% di acqua e quindi il 12-15% di materia alcolica associata a vitamine, minerali e antiossidanti.
Il vino, consumato con moderazione ai pasti, ha effetti benefici se associato ad uno stile di vita sano.
Risultati degli studi
Studi epidemiologici condotti su numerose e differenti popolazioni rivelano che gli individui che consumano ai pasti principali, quotidianamente e moderatamente vino, godono di un migliore stato di salute. In particolare sono state notate riduzioni significative di mortalità per tutte le cause ma specialmente per quelle cardiovascolari, rispetto agli individui che si astengono o che bevono alcol in eccesso.
A livello scientifico questo può essere spiegato appurando che l’assunzione moderata di etanolo migliora il metabolismo delle lipoproteine e riduce il rischio di mortalità cardiovascolare e il vino è tra le bevande con poca quantità di etanolo.

Conclusioni
Bisogna trovare soluzioni efficaci per aumentare nuovamente la domanda di questo prodotto che non possiamo permetterci di perdere, non solo per l’economia italiana, ma anche per i suoi effetti benefici sulla salute. Il vino è il made in Italy per eccellenza.